Quali sono i requisiti minimi per la postazione da videoterminale?
Per i lavoratori che svolgono lavori utilizzano in modo abituale attrezzatura dotata di videoterminali per più di 20 ore settimanali, la normativa in vigore sulla sicurezza sul lavoro prevede delle norme specifiche per la prevenzione e protezione dai rischi. Una panoramica dell'argomento è offerta nel nostro articolo "Lavoro al videoterminale e sicurezza: definizione, rischio e normativa" tuttavia, in virtù del numero sempre crescente di lavoratori videoterminalisti e del numero di malattie e patologie professionali direttamente o indirettamente collegate al rischio da VDT, abbiamo deciso di realizzare un focus mirato su uno degli aspetti focali dell'oranizzazione: l'organizzazione della postazione di lavoro. Prendendo spunto da quanto stabilito dalle leggi di concerto con le norme tecniche in vigore, indicheremo le caratteristiche principali e i requisiti da rispettare nell'allestimento della postazione di lavoro al VDT ideale.
Cosa comprende il posto di lavoro per videoterminale?
Per definizione la postazione di lavoro al VDT è:
l'insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, incluso il mouse, il software per l'interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l'unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostante
Ecco, nello specifico, quali sono gli elementi che compongono il posto di lavoro al VDT:
- schermo;
- piano di lavoro;
- sedile;
- sistemi di immissione dati;
- ulteriori accessori e oggetti come lampade, poggiapiedi ecc;
- tutto l'ambiente circostante.
Di seguito andremo ad elencare quali sono i requisiti minimi che devono rispettare queste componenti.
Lo schermo
Lo schermo è l'elemento che più contraddistingue il lavoro al video terminale e per essere idoneo e sicuro deve rispettare i seguenti requisiti minimi:
- i caratteri devono essere definiti e leggibili;
- le immagini devono essere stabili e non presentare sfarfallamenti;
- deve essere possibile regolare il contrasto e la luminosità;
- deve essere inclinabile e orientabile in base alle esigenze del videoterminalista;
- deve essere posto su un supporto stabile e solido, preferibilmente regolabile.
Per quanto riguarda il posizionamento, nella postazione VDT ideale lo schermo deve essere posto:
- ad una distanza dal viso dell'operatore compresa tra 50 e 70 cm;
- leggermente più in basso rispetto agli occhi dell'operatore;
- a 90° rispetto ad eventuali finestre, per far si che la luce arrivi dai lati evitando di riflettersi su di esso o di colpire direttamente gli occhi dell'operatore.
Uno dei parametri minimi da rispettare nel posizionamento dello schermo è, infatti, evitare che si creino riflessi su di esso aiutandosi anche con schermature addizionali, ovvero filtri antiriflessso, quando non è possibile ovviare al problema regolando posizione, contrasto e luminosità.
Il piano di lavoro
Per piano di lavoro si intende la superficie d'appoggio del VDT, ovvero il tavolo o la scrivania su cui esso è posto. Ecco le sue caratteristiche peculiari:
- la sua superficie deve essere opaca, di colore chiaro ma non bianca;
- deve essere stabile e sicuro;
- le sue dimensioni devono essere commisurate alle esigenze di lavoro
- deve consentire di disporre i diversi oggetti in modo ottimale;
- deve avere una profondità tale da assicurare la distanza visiva e offrire appoggio agli avambracci;
- deve avere un'altezza fissa o regolabile fra i 70 e gli 80 cm;
- lo spazio al di sotto deve garantire l'alloggiamento delle gambe semidistese;
- deve consentire al sedile di infilarsi sotto di esso.
Il sedile
Tra gli elementi principali della postazione di lavoro rientra il sedile che deve essere ergonomico e in grado di far mantenere all'operatore una posizione comoda e sicura, per evitare l'insorgere di problemi correlati alla postura. La sedia per postazione videoterminale deve avere le seguenti caratteristiche:
- base stabile o a 5 razze, ampia almeno quanto la "seduta";
- permettere al videoterminalista la libertà di movimento necessaria;
- garantire una posizione comoda;
- altezza regolabile;
- schienale regolabile sia in altezza che in inclinazione;
- comandi di regolazione accessibili e facili da utilizzare anche da seduti;
- piano del sedile e schienale dotati di supporto lombare;
- imbottitura spessa, semirigida e con rivestimento traspirante;
- braccioli.
Sistemi di immissione dati: tastiera e mouse
Anche i sistemi di immissione di dati, ovvero tastiera e mouse, devono aver dei requisiti ben definiti.
La tastiera deve essere:
- autonoma dallo schermo, mobile e inclinabile;
- di altezza tale da sollevare il polso in linea con la mano durante la digitazione;
- dotata di caratteri leggibili;
- dotata di tasti ergonomici che ne facilitino l'utilizzo;
- opaca e chiara ma non bianca, in modo da evitare i riflessi.
Il mouse invece deve:
- essere posizionato sullo stesso piano della tastiera;
- essere vicino alla tastiera per evitare che, nell'utilizzo, l'operatore distenda eccessivamente il braccio;
- garantire alla mano di rimanere in posizione rilassata durante l'utilizzo evitando appoggi forzati.
Ulteriori accessori
Oltre a quelli appena elencati ci sono altri accessori e oggetti che, se presenti, devono rispettare certe caratteristiche che abbiamo riassunto nella seguente tabella:
Lampada da tavolo | deve essere schermata e non provocare riflessi sullo schermo. |
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Supporto monitor | deve essere stabile e, soprattutto, regolabile. |
Portadocumenti | deve essere orientabile e stabile. |
Stampante | poco rumorosa e posta su un supporto indipendente per limitare oscillazioni e vibrazioni. |
Poggiapiedi | mobile, inclinato e antisdrucciolo, preferibilmente regolabile. |
Cavi e collegamenti | non devono ingombrare o ostacolare i movimenti, è meglio optare per dispositivi wireless. |
L'ambiente circostante
Anche l'ambiente circostante e la sua conformazione gioca un ruolo importante: disposizione delle finestre, qualità delle superfici e microclima sono tutti fattori da tenere in considerazione nella realizzazione di un posto di lavoro ottimale, ma soprattutto è importante capire come deve essere l'illuminazione di una postazione videoterminale. Nello specifico è necessario che:
- le finestre siano disposte sul fianco rispetto all'operatore (come già anticipato parlando dello schermo) e che siano munite di un dispositivo di copertura per regolare la luce diurna, come ad esempio veneziane, persiane, tende;
- l'illuminazione artificiale sia efficiente, schermata, modulabile e collocate in maniera adeguata per garantire che la luce neutra sia diffusa in maniera uniforme in tutto l'ambiente;
- l'illuminazione generale dell'ambiente (luce naturale + luce artificiale) sia contenuta e in grado di garantire il giusto livello di contrasto tra schermo e ambiente in base alle esigenze visive del videoterminalista;
- le pareti e, in generale, le superfici non siano riflettenti e devono essere di colori preferibilmente chiari e opachi;
- lo spazio di lavoro al VDT consenta al lavoratore di alzarsi e transitare lateralmente in modo agevole;
- l'eventuale rumore presente sia contenuto e non disturbi l'attenzione o la comunicazione verbale;
- il microclima, ovvero l'insieme di temperatura e livello di umidità dell'aria, sia confortevoli;
- lo spazio tra la schiena del videoterminalista e l'eventuale schermo di un'altra postazione retrostante sia di almeno 50 cm.
In ogni caso vanno evitati elementi e sistemazioni che favoriscano l'insorgere di condizioni di illuminazioni sfavorevoli, ovvero:
- abbagliamenti diretti;
- riflessi o contrasti eccessivi;
- assenza di schermature alle finestre o alle fonti di luce artificiale;
- finestre disposte di fronte o di spalle rispetto allo schermo;
- arredi con superfici lucide, riflettenti e con colori estremi (bianco o nero);
- pareti tinteggiate con colori troppo chiari o troppo scuri.