Lavoratori over 50: tutto quello che devi sapere sulla sicurezza sul lavoro
Con l'invecchiamento della popolazione lavorativa e l'aumento dell'età pensionabile a 67 anni, la gestione della sicurezza dei lavoratori over 50 diventa cruciale per i datori di lavoro. Negli ultimi 15 anni, infatti, la quota dei lavoratori ultracinquantenni occupati in ogni settore economico italiano è cresciuto a dismisura, basti pensare che nel 2008 la percentuale era del 24,2% e che, ad oggi, è addirittura oltre il 40%. Oltre all'impatto che questi numeri hanno in ambito socio-economico, non bisogna sottovalutare l'aspetto della sicurezza sul lavoro. Infatti, sebbene l'esperienza pluirennale possa essere una valida alleata nella gestione dei rischi lavorativi, la minore efficienza fisica e la calante reattività non giocano di certo a favore di questa categoria di lavoratori. Secondo i dati Inail negli ultimi anni la percentuale di infortuni per i lavoratori oltre la cinquantina è cresciuta vertiginosamente arrivando alla quota del 36,4% del totale. in particolare, gli over 50 sono più suscettibili a infortuni gravi, con una percentuale del 50,5%dei casi mortali.
Diventa necessario, quindi, predisporre misure di sicurezza ad hoc, valutando con maggiore attenzione i rischi specifici, le malattie professionali e la probabilità che si verifichi un infortunio. In questo articolo, analizziamo come i datori di lavoro possano affrontare le sfide legate alla sicurezza dei lavoratori maturi, rispettando le normative e promuovendo una gestione proattiva dei rischi.
Quali sono gli infortuni più diffusi tra gli over 50?
Come abbiamo visto, c'è un aumento di infortuni in questa fascia d'età, ed è legato a fattori fisiologici come la diminuzione della forza fisica, la minore elasticità e una ridotta capacità di reazione rispetto ai lavoratori più giovani.
Questi fattori fisiologici sono individuabili anche nelle tipologie di infortuni più diffusi tra gli over 50, che sono sempre meno legate ad "errori" ma vengono influenzati dalla condizione fisica, ecco quali sono:
Lesioni muscolo-scheletriche | Con l'età, il corpo perde progressivamente forza e flessibilità. Questo rende gli over 50 più soggetti a lesioni alla schiena e alle articolazioni, specialmente in settori dove è richiesta la movimentazione manuale di carichi pesanti. Questi infortuni possono richiedere tempi di recupero più lunghi rispetto ai lavoratori più giovani. |
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Cadute, inciampi e scivolamenti | Una delle cause più comuni di infortuni tra i lavoratori anziani. Riduzioni nella capacità visiva, equilibrio instabile e tempi di reazione più lenti aumentano il rischio di cadute. Questi incidenti spesso provocano fratture o altre lesioni gravi, richiedendo interventi medici prolungati. |
Esposizione a rumore e vibrazioni | I lavoratori anziani sono più sensibili agli effetti negativi di rumori forti e vibrazioni sul corpo. Prolungata esposizione a tali condizioni può portare a danni permanenti all'udito o peggiorare condizioni preesistenti. |
Infortuni cardiovascolari | Gli over 50 sono più inclini a stress lavorativo che può causare episodi cardiovascolari, soprattutto quando esposti a condizioni di lavoro fisicamente impegnative o ambienti con temperature estreme. Sforzi prolungati possono aggravare le condizioni di salute preesistenti e aumentare il rischio di infarti o altri problemi cardiaci. |
Lavoratori anziani e Valutazione dei rischi
Il Decreto Legislativo 81/08 impone di valutare tutti i possibili rischi a cui vengono esposti tutti i lavoratori, con particolare riferimento ai soggetti più sensibili o particolarmente esposti. I datori di lavoro, quindi, in presenza di lavoratori anziani devono adattare l'ambiente di lavoro alle esigenze specifiche di questa fascia d'età e, sebbene le capacità individuali possano variare, ci sono dei rischi specifici che si aggravano per quasi tutti i lavoratori.
Ad esempio, la movimentazione manuale dei carichi può causare sovraccarichi biomeccanici, con il rischio di lesioni a schiena e arti, specialmente in lavori che richiedono sforzi fisici o posture statiche prolungate. Una scarsa illuminazione aggrava i problemi visivi legati all'invecchiamento, mentre l'esposizione a rumore e vibrazioni può peggiorare condizioni preesistenti come la perdita dell'udito, problemi articolari e disturbi cardiovascolari. Gli over 50 sono anche più vulnerabili all'esposizione a sostanze chimiche, che il corpo metabolizza meno efficacemente. Ritmi di lavoro elevati e situazioni a rischio di caduta aumentano il rischio di incidenti, mentre un microclima inadeguato può provocare stress termici difficili da gestire per l'organismo in età avanzata.
Anche il rischio legato all'uso dei Videoterminali è particolarmente rilevante , in quanto può aggravare problemi visivi e muscolo-scheletrici già esistenti o emergenti con l'età. Infine, il lavoro notturno altera i ritmi circadiani, rendendo difficile la gestione dei turni di notte per i lavoratori maturi.
Esistono DPI specifici per i lavoratori anziani?
Non esistono dispositivi di protezione individuale (DPI) progettati esclusivamente per i lavoratori over 50, ma è possibile adattare l'uso dei DPI tradizionali per rispondere meglio alle esigenze fisiche e alle vulnerabilità specifiche di questa fascia di età. I lavoratori anziani possono necessitare di DPI che offrano un comfort maggiore, una protezione più efficace e un design ergonomico che tenga conto della loro ridotta capacità fisica o della maggiore sensibilità a certi rischi.
Sorveglianza sanitaria specifica per lavoratori anziani.
A fronte di queste evidenze, la personalizzazione del protocollo di sorveglianza sanitaria è quindi essenziale. Non basta applicare protocolli generici per tutti i lavoratori; piuttosto, è necessario adattare la frequenza delle visite mediche e i contenuti dei controlli in base all'età e alle condizioni di salute del singolo lavoratore. Ad esempio, un lavoratore over 50 che lavora in un ambiente rumoroso potrebbe aver bisogno di controlli più frequenti per l'udito, mentre chi solleva carichi pesanti dovrebbe essere monitorato più attentamente per prevenire disturbi muscolo-scheletrici.
Il Work Ability Index (WAI) come strumento di sorveglianza sanitaria
Uno degli strumenti chiave per la sorveglianza sanitaria degli over 50 è il Work Ability Index (WAI), un questionario che misura la capacità lavorativa del dipendente in relazione alla sua salute fisica e mentale. Il WAI permette di individuare i lavoratori che mostrano una capacità lavorativa scadente o mediocre, consentendo di intervenire tempestivamente con azioni correttive.
Un questionario WAI richeide al lavoratore di darsi un punteggio che su 7 principali fattori:
- Capacità di lavoro attuale rispetto al miglior periodo della vita del lavoratore
Punteggio: da 0 (incapace di lavorare) a 10 (massima capacità lavorativa); - Capacità di lavoro in relazione alle richieste del compito (punteggio da 2 a 10).
- Numero di diagnosi mediche ricevute (punteggio da 1 a 7).
- Riduzione della capacità lavorativa a causa di malattie (punteggio da 1 a 6).
- Assenze per malattia negli ultimi 12 mesi (punteggio da 0 a 5)
- Previsione personale della capacità lavorativa per i prossimi due anni (punteggio da 1, 4 o 7).
- Condizioni psicologiche e risorse mentali del lavoratore (punteggio da 1 a 4).
Il punteggio finale varia da 7 a 49 punti e si suddivide in 4 categorie:
- Capacità lavorativa bassa (7-27 punti): Il lavoratore necessita di un intervento immediato per migliorare la sua capacità lavorativa.
- Capacità lavorativa moderata (28-36 punti): Necessario un miglioramento delle condizioni lavorative o della salute del lavoratore.
- Buona capacità lavorativa (37-43 punti): Il lavoratore è generalmente in grado di lavorare, ma potrebbe beneficiare di miglioramenti.
- Eccellente capacità lavorativa (44-49 punti): Il lavoratore ha un'elevata capacità di svolgere il proprio lavoro.
Formazione obbligatoria per i lavoratori over 50
Un lavoratore che ha svolto per anni una determinata mansione, gestendo quotidianamente i "rischi del mestiere", potrebbe non rendersi conto in maniera intuitiva di quanto l'avanzare dell'età possa essere rilevante e di quanto possa condizionare il suo lavoro. Anche'informazione e la formazione ai fini della sicurezza, dunque, devono evolversi di pari passo con la valutazione del rischio e la sorveglianza sanitaria, allo scopo di rendere il lavoratore cosciente della sua situazione e pronto a reagire in modo adeguato. Consigliamo quindi, di seguire dei corsi di formazione che prevedano approfondimenti mirati sui rischi specifici che potrebbero influire maggiormente sui lavoratori in età avanzata.