5 fonti di rischio presenti nel tuo ufficio che probabilmente sottovaluti
Nell'immaginario comune la sicurezza sul lavoro serve veramente solo all'interno di certi ambienti identificati come ad alto rischio, come il cantiere edile, l'azienda agricola e altri luoghi in cui si svolgono attività percepite (giustamente) come molto pericolose. L'altra faccia della medaglia è che ambienti di lavoro meno estremi, come gli uffici ad esempio, vengono percepiti come del tutto privi di rischio, sicuri. Se nella tua azienda la maggior parte, o la totalità, dei processi lavorativi viene svolta da dietro una scrivania, ti sarai sicuramente chiesto, magari con sufficienza, "Ma quali sono i rischi per la sicurezza in un ufficio? Quali infortuni possono capitare?" La risposta è che ce ne sono parecchi e, anche se meno violenti ed evidenti di quelli in cui può imbattersi un operaio che lavora sul ponteggio di un cantiere, possono essere fonte di infortuni e malattie professionali. Di seguito abbiamo elencato i 5 rischi principali a cui è esposto chiunque lavori in un ufficio.
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1. Rischio da lavoro al videoterminale
Affaticamento visivo o mentale, disturbi muscolo-scheletrici legati alla postura scorretta o all'ergonomia delle postazioni di lavoro, questi sono solo alcuni degli effetti negativi a cui va incontro un lavoratore che trascorre molte ore al giorno, seduto nella stessa posizione davanti a uno schermo. Il lavoro al videoterminale si tratta dell'attività più diffusa all'interno degli uffici e, quando la sua durata è di almeno 20 ore a settimana, il rischio per i lavoratori è tale da far scattare l'obbligo della sorveglianza sanitaria e della relativa nomina di un medico competente. Per evitare sintomi come bruciore o secchezza degli occhi, problemi alla vista, nonché fastidiosi mal di schiena e formicolii alle articolazioni, bisogna assicurarsi di allestire delle postazioni di lavoro al VDT a regola d'arte, rispettando tutti i requsiti per le postazioni di lavoro al videoterminale, tra cui citiamo:
- Posizionare lo schermo in modo da non avere riflessi e regolarne altezza e inclinazione;
- Disporre mouse e tastiera ad una distanza tale da lavorare comodi e in sicurezza;
- Utilizzare scrivanie e sedie idonee, regolando lo schienale in modo da mantenere una postura corretta;
- Effettuare delle pause di un quarto d'ora per ogni 120 minuti di lavoro continuativo;
- Indossare, preferibilmente, occhiali idonei per l'utilizzo del PC.
VEDI ANCHE: Quali sono i requisiti minimi per la postazione da videoterminale
2. Rischio da Tecnostress
Un rischio che nelle ultime decadi si è fatto strata negli ambienti di lavoro, specie negli uffici e che dal 2007 rientra tra le cause di malattie professionali!Questo è un rischio originato dal disagio psico-fisico indotto da un uso eccessivo delle ICT o Information and Communication Technologies, ovvero dalle tecnologie di informazione e comunicazione quali computer, smartphone, software gestionali ecc. In ufficio può essere una fonte di rischio perchè porta, in primo luogo, ad un sovraccarico di informazioni dal momento che il lavoratore è esposto a una costante ricezione di e-mail, messaggi istantanei e notifiche che può essere opprimente, causando stress. Quando poi questo flusso di informazioni non si ferma alle ore lavorative, ma avviene anche negli orari e nei giorni liberi, può far nascere nel lavoratore l'impressione di non staccarsi mai del tutto dal lavoro, cosa che pesa negativamente nel bilancio tra vita professionale e privata. Infine, uno dei motivi che causa stress e disturbi psicosomatici a molti lavoratori che lavorano con le ICT è la rapidità con cui la tecnologia si evolve e la conseguente necessità di adattarsi rapidamente a nuovi software, dispositivi e piattaforme può generare ansia e insicurezza tra i lavoratori. Inoltre, l'uso incontrollato dei dispositivi digitali può portare a una diminuzione della concentrazione e della produttività sul posto di lavoro. Per mitigare il rischio da tecnostress è possibile promuovere l'equilibrio tra lavoro e vita privata, fornire formazione e supporto sui rischi associati all'uso delle tecnologie digitali e incoraggiare pause regolari e costruttive, promuovendo una cultura del lavoro incentrata sul benessere dei dipendenti.
VEDI ANCHE: Tecnostress: definizione, cause, effetti, valutazione e rimedi
3. Rischio da Illuminamento
Gran parte dei sintomi descritti nei punti precedenti possono essere amplificati da una cattiva illuminazione dell'ambiente, che può provocare diversi disturbi che vanno dalla stanchezza visiva all'abbagliamento, nonché avere un impatto sulla produttività e il rendimento individuale. Questo è uno dei rischi obbligatori da valutare e, nel farlo, non si deve solo tenere conto della luminosità dello schermo del PC, ma analizzare la qualità e l'adeguatezza di tutte le fonti luminose dell'ufficio, cercando di bilanciare nel miglior modo possibile luce artificiale e luce naturale per garantire il raggiungimento della condizione di comfort visivo in ogni momento della giornata. Risulta necessario, quindi, scegliere le fonti luminose in modo tale da evitare che il livello di illuminamento sia troppo eccessivo o troppo carente, richiedendo un maggiore sforzo visivo per compiere le mansioni.
Per quanto riguarda la disposizione delle fonti di luce è bene che esse siano perpendicolari alla postazione dei lavoro o che, in ogni caso, siano disposte in modo da evitare i fenomeni di abbagliamento diretto o indiretto.
In generale, il Testo unico per la sicurezza prescrive che, negli ambienti di lavoro come gli uffici in cui si lavora al VDT, l'illuminazione dell'area non deve essere inferiore a 500 Lux.
VEDI ANCHE: Rischio da illuminazione negli ambienti di lavoro: cosa prevede la normativa
4. Rischio derivante dai dispositivi elettrici
Questo non è un rischio "unico", bensì un insieme di rischi che possono derivare da un utilizzo errato di dispositivi elettrici come ad esempio quello elettrico, quello da campi elettro magnetici e, a volte, anche il rischio incendio. L'utilizzo di cavi e apparecchaiture difettose, le prese elettriche sovraccariche a cui si collegano una moltitudine di dispositivi o la mancanza di manutenzione, possono essere fonte di cortocircuiti, dare origine a scosse elettriche che possono mettere a rischio la salute dei lavoratori e, inoltre, essere causa di innesco di incendio, specie se in presenza di materiali infiammabili. Rischio meno evidente dei due precedenti ma pur sempre collegato all'utilizzo di dispositivi elettrici è l'esposizione a campi elettromagnetici. Sebbene a basse frequenze questi campi siano generalmente considerati sicuri, l'esposizione prolungata e cumulativa può avere effetti sulla salute. Sui campi elettromagnetici, o CEM, influisce molto anche la sensibilità individuale: alcune persone, infatti, possono essere più sensibili ai campi elettromagnetici, riportando sintomi come mal di testa, stanchezza e disturbi del sonno.
Per ridurre questi rischi, è importante adottare misure preventive come:
- la manutenzione regolare delle apparecchiature elettriche;
- la corretta gestione e disposizione dei cavi;
- l'installazione di sistemi di protezione contro gli incendi.
VEDI ANCHE: Rischio elettrico: definizione, normativa, effetti, obblighi del datore di lavoro Valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro
5. Rischio da esposizione a rumore
Anche questo è un rischio sottovalutato nell'ambiente. In molti uffici, tuttavia, il rumore rappresenta un rischio significativo per la salute e il benessere dei lavoratori. Il caso eclatante è quello dei Call Center, ambienti di lavoro in cui gli operatori si ritrovano esposti costantemente a livelli medi di esposizione sonora in cuffia che superano che la normativa considera a rischio. Altra situazione di uffici esposti a rischio rumore sono quelli che prevedono il contatto con il pubblico e spesso finiscono per essere sovraffollati. Ma anche in uffici in cui si svolgono altri tipi di attività può verificarsi l'esposizione al rumore causato da da varie fonti, tra cui:
- attività lavorative quotidiane;
- layout dell'ufficio non ottimale;
- apparecchiature elettroniche;
- rumore proveniente dall'esterno.
Questo rumore costante può interferire con la concentrazione, aumentare i livelli di stress e danneggiare la salute uditiva nel lungo termine. Per affrontare questo problema, è importante adottare misure preventive come l'utilizzo di materiali fonoassorbenti, la corretta disposizione delle apparecchiature elettroniche e la sensibilizzazione dei dipendenti sui rischi associati al rumore. Queste azioni aiutano a creare un ambiente di lavoro più sicuro, confortevole e produttivo per tutti i dipendenti.
VEDI ANCHE: Rischio rumore: definizione, normativa, valutazione
Altri rischi da tenere in considerazione in ufficio
Oltre ai rischi già menzionati, ci sono altre situazioni e condizioni che possono minacciare la sicurezza e il benessere dei lavoratori negli uffici. Vediamo di seguito alcuni di questi rischi:
Rischio da Microclima | Il microclima all'interno dell'ufficio può influenzare il comfort termico e la salute dei dipendenti. Temperature troppo alte o troppo basse possono causare disagio e stress termico, influenzando negativamente le prestazioni lavorative e il benessere generale. Inoltre, un'elevata umidità può favorire la proliferazione di muffe e batteri, aumentando il rischio di allergie e malattie respiratorie. |
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Scivolamenti e Cadute | La presenza di pavimenti scivolosi, tappeti non ancorati correttamente o disordini sul pavimento come cavi elettrici possono aumentare il rischio di scivolamenti e cadute negli uffici. Questi incidenti possono causare lesioni alle gambe, alle braccia o alla schiena e rappresentano una delle principali cause di infortuni sul lavoro. |
Stress lavoro correlato | Lo stress lavoro correlato è un rischio sempre più rilevante negli uffici moderni. Pressioni lavorative, scadenze serrate e un ambiente lavorativo competitivo possono causare stress e ansia tra i dipendenti, compromettendo il loro benessere mentale e fisico nel lungo termine. |
Rischio MMC | La movimentazione manuale di oggetti pesanti o ingombranti può aumentare il rischio di lesioni muscolo-scheletriche tra i dipendenti. Sollevare, trasportare o spostare carichi senza usare la tecnica corretta può causare lesioni alla schiena, alle braccia o alle gambe. |
Esposione a sostanza chimiche | In alcuni casi, i dipendenti possono essere esposti a sostanze chimiche nocive durante le attività quotidiane in ufficio. Ad esempio, la sostituzione di inchiostro o toner nelle stampanti e fotocopiatrici può comportare l'esposizione a sostanze chimiche irritanti o tossiche che possono causare problemi respiratori o cutanei. |
Inoltre, a seconda della tipologia di lavoro svolto in un'ufficio, i rischi di cui tener conto possono essere in numero superiore, e affrontarli tutti richiede un approccio a 360° alla sicurezza sul lavoro, che includa misure preventive come la manutenzione degli impianti e delle attrezzature, l'implementazione di misure a mitigare questi pericoli e garantire un ambiente di lavoro sicuro, nonché l'immancabile formazione e informazione dei dipendenti circa la presenza e la natura dei rischi a cui sono esposti.
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