RSPP: Definizione, Requisiti, Nomina, Compiti, Formazione

Uno degli attori della sicurezza sul lavoro definiti dal D.lgs 81 è il RSPP, una delle figure che è obbligatorio nominare per adempire correttamente agli obblighi volti a preservare e tutelare la salute e l'integrità dei lavoratori.
Nel presente articolo analizzeremo a fondo questo soggetto, fornendovi informazioni utili relative a chi è e cosa fa nell'ambito della gestione della sicurezza aziendale.

Cos'è il RSPP: Definizione

RSPP è un acronimo il cui significato è Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ed è colui che si occupa di valutare i fattori di rischio presenti all'interno dell'azienda e di realizzare il programma di miglioramento per garantire la sicurezza dei lavoratori, il Testo Unico lo definisce come:
"persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi".
Questo ruolo può essere ricoperto da:

RSPP: Requisiti Professionali di cui all'art. 32

Sveliamo ora il contenuto dell'articolo 32 che disciplina i requisiti, le caratteristiche e le capacità del Responsabile che, ricordiamo, devono essere commisurate alla natura dei rischi relativi al luogo di lavoro e alle attività in esso svolte.
Per svolgere il ruolo di Rspp per la Sicurezza è necessario essere in possesso di:

  • titolo di studio non inferiore al diploma di scuola secondaria superiore;
  • attestato di frequenza a corsi di formazione adeguati ai rischi presenti, con verifica finale dell'apprendimento;
  • attestato di frequenza a corsi di formazione sui rischi di natura ergonomica e da stress lavoro-correlato;
  • attestato che certifichi l'aggiornamento quinquennale del corso di formazione iniziale;

Chi non è in possesso del titolo di studio può comunque esercitare questa funzione chi dimostra di avere svolto compiti da RSPP per almeno 6 mesi dalla data del 13 agosto 2003.
L'articolo 32 prevede anche che vi sia l'esonero dallo svolgimento del corso di formazione iniziale per coloro che sono in possesso delle seguenti lauree:

  • L7 ingegneria civile e ambientale
  • L8 ingegneria dell'informazione
  • L9 ingegneria industriale
  • L17 scienze dell'architettura
  • L23 scienze e tecniche dell'edilizia
  • LM26 ingegneria della sicurezza;

I possessori di tali titoli sono comunque soggetti all'obbligo di aggiornamento.

Nomina del RSPP

Da chi è nominato? Designare il RSPP è uno degli obblighi del datore di lavoro, per altro si tratta di uno di quegli obblighi che il DdL non può delegare.
La nomina deve avvenire attraverso un atto ufficiale che assegni l'incarico e i poteri necessari a svolgerlo.
L'atto consiste nella compilazione di un modulo che deve riportare data certa e la firma di entrambe le parti e, cosa più importante, deve essere sempre conservato in azienda assieme al DVR.
La normativa stabilisce anche quanti RSPP possono essere nominati per ogni azienda, restringendo il numero ad uno soltanto, tuttavia dispone che sia possibile nominare delle figure con il compito specifico di supportarlo nello svolgimento delle sue funzioni.

Ricordiamo che la mancata nomina del rspp è punibile con le seguenti sanzioni per il datore di lavoro:

  • arresto da 3 a 6 mesi;
  • ammenda da 2.740,00 € a 7.014,40 €;

Le medesime sanzioni sono previste per la mancata formazione o aggiornamento.

Compiti del Responsabile del servizio prevenzione e protezione

Passiamo ora a spiegare cosa fa all'interno dell'azienda un RSPP, riportando le funzioni elencate nell'art.33 del Testo Unico, egli deve:

  • effettuare alla valutazione dei rischi per individuare i fattori che li causano;
  • individuare le misure di sicurezza adeguati ad eliminarli o ridurli al minimo;
  • collaborare all'elaborazione di tali misure e dell'attività di controllo sull'applicazione delle medesime;
  • elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
  • proporre programmi di formazione e informazione per i lavoratori;
  • partecipare alle consultazioni e alla riunione periodica in materia di sicurezza sul lavoro;
  • fornire lavoratori formazione e informazione sulla sicurezza sul lavoro;

Si tratta di compiti che ricadono non solo sul Responsabile, ma anche sugli altri membri del Servizio di Prevenzione e Protezione, che nello svolgimento di essi, sono tenuti al segreto professionale riguardo ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza.

Responsabilità Penali per il RSPP

La normativa non prevede espressamente responsabilità penali a carico di questa figura, tuttavia ciò non vuol dire che il RSPP sia immune da ripercussioni dovute a negligenze o mancanze in capo ai compiti di cui sopra.
Nello specifico il RSPP non risponde penalmente in caso di responsabilità prevenzionali, tuttavia per quanto riguarda ireati colposi di evento la questione è diversa.
Si tratta di casi in cui si sono verificati infortuni sul lavoro o tecnopatie, il riferimento è dato dalla Cassazione Penale Sez. IV n. 2814 del 27 gennaio 2011 che stabilisce che c'è corresponsabilità penale di RSPP e Datore di lavoro per ogni evento lesivo verificatosi a seguito di mancanze, inadempienze o inosservanze dei compiti di cui sopra da parte del RSPP, inoltre, in caso l'errore fosse non rilevabile da parte del datore di lavoro, la responsabilità della colpa professionale ricadrebbeesclusivamente sul RSPP.

Formazione del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione

Per questo soggetto vige l'obbligo di formazione, nello specifico egli deve frequentare un corso diviso in moduli con durate specifiche:

  • Modulo A - modulo base propedeutico agli altri della durata di 28 ore;
  • Modulo B - modulo di specializzazione per la formazione in un determinato settore della durata di 48 ore;
  • Modulo C - modulo di specializzazione su rischi psicosociali, ergonomici e organizzativi della durata di 24 ore;

Ricordiamo che il modulo B ha una durata variabile in certi settori che necessitano formazione aggiuntiva, secondo il seguente schema:

  • Agricoltura e Pesca - 12 ore;
  • Cave e Costruzioni - 16 ore;
  • Sanità Residenziale - 12 ore;
  • Chimico e Petrolchimico - 16 ore;

A termine di tale percorso formativo è previsto un esame di verifica il cui superamento consentirà al soggetto di acquisire l'attestato che testimonia l'avvenuta formazione e il possesso di conoscenze e competenze adeguate al ruolo a lui assegnato.
L'attestato di RSPP va regolarmente aggiornato ogni 5 anni tramite corsi di aggiornamento di 40 ore.

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